
Il 2020 è l’anno della pandemia, ed è storia. Tutti si sono dovuti reinventare. Anche il settore sportivo ha quindi avuto il suo drastico rallentamento. Per non collassare completamente bisogna trovare qualcosa che mantenga il motore al minimo.
La scuderia Ferrari di Maranello, con il suo pilota Charles Leclerc non solo ha saputo far parlare di se, ma ora sta ripartendo alla grande.
Gli effetti del Lock Down sul campionato di F1
Il campionato di Formula 1 del 2020 a seguito degli effetti di chiusura dei vari stati colpiti dal Corona Virus non ha ad oggi disputato nessun Gran Premio.
Questo è per il circus della F1 un notevole problema.
Semplifichiamo per un attimo con qualche punto, per renderci conto in maniera panoramica di quanto questo gravi sul sistema delle corse.
- Uno stato (o una città) ospita un GP per avere un turismo sportivo e una pubblicità mediatica mondiale.
- Anche gli Sponsor sfruttano la grande capacità mediatica per avere un ritorno di immagine.
- Lo sviluppo tecnico delle case produttrici si basa anche dai risultati di una gara competitiva, oltre che dai test.
- Oltre ai piloti e ai team, le figure che lavorano nel grande ecosistema sono molteplici: Giudici e tecnici di gara, giornalisti, addetti alla comunicazione, sicurezza e sanità, beverage, merchandising ecc…
Questa premessa per alcuni scontata per altri no, serve solo per rendersi conto di quali sono gli effetti a grandi linee che a cascata toccano tante realtà economiche e di immagine.
Non è il caso di scendere troppo nel dettaglio, servirebbero numeri e dati più precisi.
Si riparte dal GP d’Austria
Il campionato di Formula uno 2020 dopo l’annullamento delle prime 7 tappe riparte dal GP d’Austria il 5 Luglio 2020.
Non è una ripartenza, ma una sostanziale partenza, dato che fino ad ora non si è potuto vedere, le nuove monoposto in azione.
Bisogna però guardare in avanti the show must go on. I singoli Team per questo motivo stanno spingendo il loro modo di comunicare ai propri tifosi questo ritorno in pista dopo una pausa troppo lunga.

Ad ognuno il proprio stile
Arriviamo quindi al dunque, cosa mi spinge a dire che la comunicazione della Scuderia Ferrari è vincente?
La Ferrari è una icona del mondo automobilistico e delle corse. Il suo Marchio è di prestigio, di rilievo ed è associato al successo. Ha il maggior numero di sostegno dai tifosi nonostante siano diversi anni che non vince un campionato del mondo, ma è sempre in lotta per il titolo.
La sua comunicazione pertanto deve rimanere in linea con quello che è la su storia e il suo status. A differenza di altri Team, non può permettersi di uscire più di tanto dagli schemi che la contraddistinguono.
Avvicinarsi ai propri tifosi
Quando sei un vincente è facile ricevere i consensi e il supporto dei propri tifosi. Questo però non accade da diversi anni ed è quindi più difficile mantenere alto l’animo del proprio pubblico.
Ricordiamo che:
L’ultimo titolo mondiale piloti con la Ferrari è stato vinto da Kimi Raikkonen nel 2007.
L’ultimo titolo costruttori è invece del 2008.
Oltre allo stesso pilota Finlandese Raikkonen, sono passati altri due campioni del mondo nel Team: Fernando Alonso e Sebastian Vettel (che a fine stagione lascerà la Scuderia Ferrari). Nonostante le grandi lotte, per una serie di fattori la Ferrari non è però più riuscita a vincere da più di dieci anni un titolo.
La passione per la Rossa
La Ferrari è una passione intramontabile. Non si smette mai di amarla. Ti appassiona sempre, sia che vinca che perda. Può deluderti, farti arrabbiare o farti disperare, ma non l’abbonderai mai. Perchè poi la perdoni e ci speri di rivederla vincere, in altre occasioni.
Qual è la chiave che alimenta la passione del tifoso Ferrarista?
Vederla Vincere!
Ma cosa succede a tutti i giovani che invece non la vedono trionfare da oramai troppo tempo? (o che forse non l’hanno proprio vista vincere)
E’ sufficiente sentirsi tramandare dal proprio padre i successi del leggendario Schumacher?
Sicuramente a Maranello si rendono conto degli anni che passano e che la concorrenza di Team che vincono, come RedBull e Mercedes possono sottrarre giovani leve nelle file sei sostenitori sugli spalti e davanti alla TV.
Per essere un Ferrarista non occorre possedere una Ferrari, ma bensì avere la passione del cavallino dentro il proprio cuore. In mancanza di vittorie di titoli mondiali serve senza meno che questo spirito cresca e si mantenga vivo.
Il “ragazzino” che va forte
In questi anni i sedili della monoposto del Cavallino Rampante sono state sempre occupate dal almeno 1 campione del mondo, ma dal 2021 entrambi i posti saranno occupati da piloti giovani che per l’appunto non hanno titoli mondiali nel loro palmarès, Carlos Sainz (classe 1994) e Charles Leclerc (classe 1997).
Quest’ultimo Monegasca ha già disputato il mondiale 2019 in Ferrari conquistando con le sue 2 vittorie (le prime nella sua carriera in F1) l’interesse della tifoseria di Maranello.
Lelclerc è il “Ragazzino che va Forte” non si pretende da lui, perchè non è un campione del mondo, ma lo si apprezza per la sua determinazione e voglia di vincere, la stessa che ogni tifoso della ferrari cova dentro… la voglia di vedere la rossa trionfare.
Leclerc Piace
Quando un giovane di talento, simpatico, umile e che sa come interagire con i tifosi, vince, è inevitabile che si crea un legame, che il tifoso della Rossa lo accetta e lo rispetta, che riserva in lui ogni sogno di vittoria, meritata e conquistata.
Se Leclerc fa un tempo da Pole, la gente è contenta, se vince un GP oltre alla felicità si sente il sapore di quei momenti di massima esultanza.
Questa percezione è chiara anche in casa Ferrari anche loro vedono l’appeal con la tifoseria. Durante i mesi di Blocco del campionato Charles si è intrattenuto su Twitch.tv una piattaforma di streaming per Gamer. Ovviamente i suoi streaming erano basati su simulazioni di F1 e di altri Sport automobilistici e i numeri erano decisamente interessanti. Un segno che il ragazzo piace, soprattutto ai giovani frequentatori di media digitali.

L’ hashtag #essereferrari
Per celebrare i 90 anni della nascita Ferrari, nel 2019 viene coniato l’hashtag #essereferrari .
Il team Ferrari si unisce ai tifosi, con la voglia di voltare pagina e tornare tutti uniti a riprovare le emozioni di vittoria. Una mossa che pone Maranello sempre più vicina ai propri sostenitori facendoli sentire parete di un tutt’uno.
Lo spot di ritorno in pista
Il campionato 2020 (finalmente) apre. Dopo i momenti più brutti della Pandemia finalmente tutto torna ad una graduale normalità. A Maranello sentono la necessità di comunicare al proprio pubblico il loro ritorno in pista, ma sempre con la filosofia dell’ #essereferrari, dimostrando che in questa situazione è la Ferrari ad essere vicina a tutti.
Lo spot è semplice e racchiude un fortissimo senso di unità. Charles Leclerc è pronto per “andare al lavoro” prende la sua monoposto, attraversa il cancello e percorre le vie cittadine per andare in pista.
Vincente, perchè è semplice. Vicino ai propri tifosi. Vicino a chi percorre le strade dopo il lockdown. Perchè si torna in pista ed è ora di vincere, di nuovo insieme.
Conclusioni (o ultimo giro)
Sono solito nei miei articoli mantenere razionalità e al contempo fare un riassunto finale, ma permettetemi di dire questo:
Forza Ferrari!
Se l’articolo ti è piaciuto, lascia un tuo commento. Sia che sei un tifoso della Rossa o meno, fammi sapere come vivi questa attesissima riapertura del campionato di F1 o altro, sei libero di lasciare qualasi commento (costruttivo).
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